Varano Lake Tri 2013

martedì 24 settembre 2013

23 commenti
Ore 6,25 del mattino, la sveglia suona.
5 minuti giusto per aprire gli occhi e andare a fare colazione con Giancarlo e Alessandro.
4 fette biscottate con marmellata, niente di più, non ho fame e sono svogliato al massimo.
Di queste gare mi pesa la sveglia, l'alzarsi presto, preparare le 50cose che ti occorrono per gareggiare... senza contare la paura e i dubbi che il giorno prima mi travolgono.
Ne parlavamo a cena con Giorgio, il giorno pre gara per me è critico. Malgrado sono sicuro di quello che faccio e la preparazione è stata quella giusta, penso sempre alla frazione di nuoto, alle botte, al respirare, al bere, all'acqua negli occhialetti, ai crampi...
Una volta indossata la muta e messi a posto gli occhialetti, mentre a piedi scalzi siamo tutti sulla spiaggia, tutto passa, vola via.
Mi tuffo per fare un po di bracciate nel canale, l'acqua è calda, puzza di gasolio ma è calda. Il mare è mosso già alle 7 del mattino, e allora ci fanno fare un giro e mezzo nel canale per poi uscire in mare e tornare sulla spiaggia in direzione zonacambio.
Nuoto bene, mi rilasso, sono appena 2km scarsi, che vuoi che siano. Gli occhialetti vecchi (nei nuovi entra acqua da tute le parti) fanno alla perfezione il loro lavoro, non si appannano e non entra una goccia d'acqua, allungo la bracciata e mi rilasso ancora, sto bene.
Passo le ultime boe per dirigermi in mare, le onde si fanno sentire, subito giro per la spiaggia, accanto agli scogli.
Qualcuno a 4 metri da me cammina con l'acqua alle ginocchia, mi metto in piedi anch'io, ma affondo, faccio qualche bracciata verso riva, ma ancora non si tocca, ma come cazz...
Ero praticamente messo dentro una sacca formata dalle onde sugli scogli, in pratica sono rimasto li per un minuto buono, nuotando verso riva invano.
Faccio quattro bracciate isteriche verso quelli che tranquillamente camminano a 4 metri da me quasi travolgendoli, e infatti mi guardano strano, finalmente tocco terra.
Esco velocemente e vado verso Aran.
Incrocio Giancarlo che sta preparandosi per salire in sella, possibile? Pensavo peggio, in macchina realizziamo che io ho nuotato benino e lui malino.
Stavolta faccio tutto alla perfezione, non dimentico niente, prendo Aran, ci aspettano 90km a tutta!
Si, a tutta. Non voglio risparmiarmi, se scoppio pazienza.
Non ho la forma di Pescara, ma mi sono allenato per azzardare qualcosa.
16 minuti circa per fare i 10km del piattone iniziale (per la media fateve i conti), si gira intorno al lago e si entra nel tratto ondulato. Me lo ricordavo più faticoso, quest'anno, forse i tenti allenamenti in bici, non lo soffro per niente. Sulle salite brevi ma ripide metto il 25, e non mi pesa affatto, sto bene. Si passa a Cagnano, la gente ti guarda con curiosità, malgrado questo sia il secondo anno. Si scende di nuovo a valle, per poi risalire verso Carpino. Su e giù, su e giù, e io pedalo ancora bene.
Le ruote a razze prestatemi da Carlo tagliano il vento forte che troviamo in cima alla salita superato Carpino, vanno una meraviglia.
Si torna di nuovo indietro e si ripassa per Cagnano, e poi di nuovo il mangia e bevi lungo lago.
Sul piattone finale potrei dire tante cose, ma visti i precedenti mi limito a dire che ho sempre e solo sorpassato e che ho impiegato sempre all'incirca 16minuti per percorrerlo (dal cartello 80°km dopo la curva), almeno questo dice il garmin.
Il Trofeo Master 37 ancora non sappiamo a chi sia andato, di sicuro non a me, ma l'impegno, dopo 80km è stato tanto.
30.4 la media finale su 89km, bene.
Scendo dalla bici tra gli applausi del pubblico (stavolta è vero, sono in pochi ma qualche clap clap c'era).
Una bella sensazione vedere la rastrelliera ancora vuota, non sono andato tanto male.
T2 da record, 1 minuto e 20 secondi, cappello e Mizuno, via.
Corro bene, il passo è regolare, il sole fa capolino tra le nubi, fa fresco. 5 giri da 4km circa con l'ultimo piu lungo. Sta cosa dei 5 giri mi piace, incontro tutti i miei amici e conoscenti vari, più e più volte, è un continuo incitare. Stefano vola, ma non vuole passarmi neanche un braccialetto, a differenza di Giorgio che me lo porge da lontano. Negli ultimi due giri la fatica comincia a farsi sentire, la sosta ai ristori si allunga, ma riparto sempre bene, ma soffro, ma riparto, ma soffro.
Ho fatto una bella corsa malgrado tutto, ho penato un po ma non ho mollato un attimo, anzi, nell'ultimo giro ho allungato anche un pò, facendo salire i battiti fino a 158. FCM finale 152
Chiudo i quasi 21km in 1ora e 40 minuti, contento e soddisfatto.
E' stata una stagione con tante soddisfazioni, chiusa in bellezza in un posto molto bello.

Questa è la vera storia del mio Varano Lake Tri 2013, anche se trovo più divertente la versione Fake.
Adesso pensiamo al prossimo anno.
Già prenotate la 42km a Roma, il 70.3 a Pescara e l'Ironman a Francoforte.
Adesso mi riposo, prima di fine anno la corsa tornerà a primeggiare, ma fino a Settembre non ci voglio pensare.
Da Varano è tutto, linea allo studio.

aran

giorgio claudiano strong e diego






5:13:13 il mio tempo

Io Strong e SenzaPonte ce famo du conti

io strong senzaponte e fabrizio

zonacambio team
da sinistra
Stefano, io, Giuliano, Giancarlo, Diego, Claudio, Stefano, Giorgio

io e aran

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Varano Fake Tri 2013

lunedì 23 settembre 2013

13 commenti
Foce Varano.
Ore 3.00 del mattino
Il ristorante dell'albergo è ancora chiuso, io ho fame, devo mangiare subito o non riesco a digerire  in tempo. La prima frazione è il nuoto, devo mangiare adesso!
Dietro un cespuglio vedo una di quelle piccole zappette da giardinaggio, la prendo e faccio leva nella fessura della porta scorrevole. Si apre.
Entro in cucina, vedo sul tavolo delle uova, del pane, un pezzo di formaggio una mezza bottiglia di falanghina e una pentola con dentro risotto alla pescatora del giorno prima.
Prendo un bicchiere un coltello e una forchetta e comincio ad alimentarmi. Finisco tutto in 5 minuti.
Soddisfatto esco dal retro e mi dirigo in camera per finire gli ultimi ritocchi.
Bene, tutto è pronto.
Vado in zona cambio puntuale alle 7.00. Mentre sto per entrare un giudice mi blocca perchè non avevo il casco allacciato, entro di forza, ma il giudice mi segue insistendo.
Arrivato nella mia postazione mi sento afferrare per un braccio, mi giro, il giudice mi continua a parlare ed ad urlare sul regolamento, sul casco, sulle regole da seguire sul rispetto... gli do una cascata in fronte e cade per terra, finalmente un po di silenzio.
Lo appoggio all'albero stile 'hombre in siesta', non ha il sombrero, ma la visiera del cappellino gli copre il viso, è bellissimo.
Ritorno alla mia postazione e comincio a sistemare tutto l'occorrente per la gara.
Bene, tutto è pronto, di nuovo.
Andiamo a fare qualche bracciata prima della partenza. Per non sbagliare i calcoli provo subito il percorso nuoto per intero, 1900m nel canale in 18minuti netti, ottimo.
Vado in zona cambio e mi preparo per la frazione bike, metto le scarpe, il casco... come un toro in carica vedo arrivare un giudice, si avvicina e mi chiede cosa diavolo stessi facendo, che la frazione nuoto ancora doveva partire, gli rispondo che la frazione di nuoto io l'ho già fatta, comincia a urlare e a parlare sul regolamento, sul casco, sulle regole da seguire sul rispetto... gli do una cascata in fronte e cade per terra, odio la gente che urla.
Lo appoggio vicino all'altro che ancora sta finendo la siesta, sono veramente belli insieme.
Parto per la frazione bici nello stupore generale, e sul piattone mi sparo subito un 69km/h dal primo al 10°km
Comincia il tratto ondulato, fatico, troppo. Alla prima vera salita mi fermo, sono esausto. Nel campo accanto un contadino sta potando le olive, mi vede in difficoltà e gentilmente mi offre il suo pranzo. Apre una tovaglia dove, incartata al suo interno, c'è una pentola con orecchiette alle cime di rapa, apparecchio sul prato e comincio a mangiare. Mi offre anche due bicchieri di vino rosso, ma con educazione rifiuto, non vorrei appesantirmi troppo.
Finito di mangiare ringrazio Salvatore, così si chiama questo buon uomo, e riparto per la mia frazione bike.
Subito in discesa riprendo velocità, ritorno sul tratto ondulato e incrocio il gruppone inseguitore, ne hanno ancora di strada da fare... penso io.
Ma un giudice in moto che controlla i furbetti se si mettono in scia, torna indietro e comincia ad inseguirmi,  stimolato da questo aumento la pedalata anch'io. Arrivo in T2 con una media di 67km/h ma il Garmin segna solo 45km, non valgono niente sti gps di oggi.
Entro in zona cambio, poso la bici, tolgo il casco e noto che sulla parte alta c'è una grossa chiazza di sangue, devono avere dei moscerini grandissimi da queste parti, penso. Per non perdere ulteriore tempo corro con le scarpe da bike.
Arrivato al giro di boa due individui con una maglia rossa mi aspettano, hanno dei braccialetti colorati in mano, chiedo cosa siano e mi rispondono che ad ogni giro me ne consegneranno uno, per un totale di 5 giri...
Una corsa breve.
Dopo una veloce colluttazione con i due ho al braccio tutti e 5 i braccialetti, tiro dritto per il porto e chiudo la frazione run in appena 30 minuti, un record
Chiudo questo 70.3 in poco piu di un ora e 18minuti
Mando baci a tutti mentre taglio il traguardo. Presi dal forte entusiasmo, tutti, pubblico e giudici (anche i due svegliatisi dalla siesta), mi vengono incontro per festeggiare.
Ma io non sono un tipo da festeggiamenti, perciò decido di andarmene prima che questa folla felice mi travolga con la loro gioia!
Da Varano è tutto, linea allo studio.
Master vincitore del Varano Fake Tri 2013
(Foto: Delfino Curioso)
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Forse non tutti sanno che...

martedì 17 settembre 2013

14 commenti

Negli ultimi km della maratona nell'Ironman di Klagenfurt ho rallentato volutamente per un finale strepitoso, non sono 'scoppiato' ...come qualcuno dice in giro.

#sapevatelo
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Benvenuta Carletta

venerdì 6 settembre 2013

18 commenti
Una bella pulita, una ruota posteriore anni 80 (provvisoriamente gli ho montato le mie Mavic) una messa a punto in generale e Carletta è di nuovo pronta per andare in giro!
Un regalo di un vecchio amico (anche da qui il nome) che la teneva nel suo garage da ormai troppi anni, regalo alquanto gradito, soprattutto dalla mia signora che per la terza volta vede entrare in casa una due ruote da corsa!
Per il prossima anno sarà pronta per l'Eroica!
Benvenuta Carletta!
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H2O

mercoledì 4 settembre 2013

21 commenti
Un giorno come un altro, nuvole incerte all'orizzonte, decido di uscire lo stesso in bici, ho tutto l'inverno per stare sui rulli.
Tatticamente aggiro i nuvoloni carichi di pioggia, e tutto funziona.
Ci sono dei tratti però dove l'asfalto è pregno d'acqua, e dalle ruote schizza acqua sulle scarpette fino a inzupparle per bene tutte quante. Poco male, almeno sono asciutto dalla vita in su.
Tutto questo fino a 10km da casa.
Non ho mai preso tanta acqua in bici, secchiate e secchiate da tutte le parti, la macchine che al loro passaggio mi spruzzano acqua mista a fango in faccia, le buche che non vedi, le mani che scivolavano sulle appendici... ma almeno non ho forato, vediamo il lato positivo.
Fortunatamente avevo messo le lenti gialle agli occhiali per vederci meglio, anche se la visibilità sotto l'acquazzone era veramente ridotta.
Malgrado questo sono tornato a casa soddisfatto come un ragazzino!

Finalmente sono riuscito a togliere anche le scritte sulla ruota anteriore di Aran, adesso manca solo un ritocco finale e la mia 'bimba' è perfetta!

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